La terapia ipolipemizzante ha compiuto negli ultimi anni notevoli progressi. Si sono andate accumulando le evidenze relative al successo della terapia ipolipemizzante nella prevenzione cardiovascolare che hanno rafforzato il concetto di una strategia terapeutica individuale, disegnata sul rischio cardiovascolare globale e che proprio in funzione del rischio deve avere obiettivi diversi, anche molto ambiziosi che sino ad alcuni anni orsono apparivano irraggiungibili.
Si è fatta chiarezza su modelli terapeutici basati sull'associazione di più farmaci, un approccio non usuale nella terapia ipolipemizzante, ma largamente utilizzato in altri campi per il controllo di fattori di rischio cardiovascolare, come ad esempio l'ipertensione e si sono proposti nuovi modelli sfruttando l'associazione tra farmaci con meccanismi d'azione complementari.
Si sono infine aperte nuove prospettive con lo sviluppo di potenti molecole, biologiche e non, che interferiscono a vari livelli con i meccanismi coinvolti nel metabolismo intra ed extracellulare dei lipidi e delle lipoproteine aterogene
Questo corso, che riassume lo stato delle conoscenze sulle risorse terapeutiche disponibili in funzione degli obiettivi da raggiungere, si propone come un aggiornamento redatto da un gruppo di colleghi che da tempo si occupano, da varie prospettive, della prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Il corso, focalizzando l'attenzione sul ruolo delle lipoproteine circolanti in particolare delle lipoproteine aterogene che contengono apolipoproteina B e sull'utilità e sulle modalità della terapia ipolipemizzante, si propone di fornire ai colleghi, specialisti e non, una visione equilibrata delle conoscenze attuali e delle prospettive future, che può essere di supporto per le appropriate scelte terapeutiche, anche le più innovative.